L’acqua per uso umano, diretta a soddisfare le esigenze dell’organismo, per cucinare o nel caso di aziende impiegarli nei processi produttivi, è necessario che la realizzazione rete idrica sia privata di da microrganismi che potrebbero creare problemi alla salute. Nel caso di pozzi artesiani e altri sistemi che sfruttano le falde acquifere per l’approvvigionamento dell’acqua che può risultare con un elevato livello di salinità, la soluzione migliore è trattarla attraverso impianti di potabilizzazione per poterla sfruttarla al meglio e renderla pronta al consumo.
In Veneto, sono in corso diverse gare d’appalto impianti potabilizzazione per la progettazione e installazione di un impianto di potabilizzazione dell’acqua è possibile rivolgersi a Centro Veneto Servizi, che vanta esperienze trasversali in vari settori industriale, per trovare un’azienda competente con cui trattare le acque e renderle sicure e salubri.
Cosa sono gli impianti di potabilizzazione dell’acqua?
Gli impianti di potabilizzazione sono sistemi che servono a far acquisire all’acqua derivante da varie fonti di approvvigionamento caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche utili per essere impiegata in sicurezza. La funzione degli impianti è quella di eliminare gli elementi naturali o antropici che contaminano l’acqua, come sostanze inquinanti, minerali, batteri e virus.
Tipi di impianti di potabilizzazione
Esistono diversi tipi di impianti di potabilizzazione, in base al tipo di trattamento richiesto dall’acqua, che può essere fisico, chimico, di affinamento o disinfezione. La scelta deve essere fatta seguendo quanto previsto nel Decreto Legislativo 152/2006, che divide le acque in 3 categorie:
A1: che richiedono trattamenti fisici e disinfezione; A2: da sottoporre a trattamenti fisici, chimici e disinfezione; A3: che devono ricevere trattamenti più intensi, compreso l’affinamento.
A cosa servono gli impianti potabilizzazione dell’acqua?
La potabilizzazione acqua rappresenta una fase fondamentale nei processi produttivi in cui è necessario l’impiego di acqua trattata per l’uso umano. A tal fine è indispensabile dotare l’azienda di un impianto di potabilizzazione su misura, dotate di tecnologie d’avanguardia, che permettono di trattare le risorse idriche naturale per depurarle e renderle sicure e conformi alla legge. I sistemi di potabilizzazione acqua sono una valida alternativa per evitare sprechi e gestire al meglio una risorsa preziosa, attraverso sistemi progettati per filtrare, addolcire e migliorare la salubrità dell’acqua destinata all’uso umano.
Per realizzare le gare impianti potabilizzazione o i bandi di gara impianti potabilizzazione, in Veneto, è possibile rivolgersi a Centro Veneto Servizi per trovare aziende competente che possono sviluppare un impianto su misura, in base alle esigenze del tipo di acqua da rendere sana e sicura.
E’ possibile visionare i risultati le analisi effettuate periodicamente sulle nostre fonti accedendo all’ELENCO COMUNI e cliccando sul comune di interesse per aprirne la relativa scheda. Nella sezione “Fonti servite” è possibile vedere a quali fonti attinge il comune e controllare il dettaglio di tutti i dati rilevati dall’analisi dell’acqua prelevata dai nostri operatori presso la fonte.
I controlli analitici di routine vengono svolti direttamente in Azienda attraverso il laboratorio di analisi.
Qui avviene il controllo chimico e microbiologico dell’acqua durante tutta la fase del processo di potabilizzazione e depurazione.
Nel laboratorio vengono analizzati mensilmente n. 2.700 parametri chimico-fisici; vengono inoltre analizzati n. 660 parametri alle centrali di potabilizzazione e n. 300 parametri in occasione di lavaggi programmati alle condotte e n. 1.000 parametri presso gli impianti di depurazione.
Analisi particolarmente complesse vengono effettuate dall’Università di Padova, con la quale il C.V.S. intrattiene una stretta collaborazione.
Periodicamente l’ARPAV (ente Regionale di Controllo) esegue campionamenti conoscitivi o fiscali presso le fonti di produzione e/o presso le varie utenze al fine di verificare il rispetto dei parametri di potabilità dell’acqua fornita e degli impianti di depurazione.
Spurgo Fogne e Pulizia vasche Depurazione o Biologiche
Lo stasamento delle linee private e la pulizia del fondo perduto o simile non sono compresi nel servizio.
La corretta pulizia vasche depurazione è preciso OBBLIGO dell’utente, per cui nel caso intenda non avvalersi del servizio offerto da Centro Veneto Servizi spa, dovrà a propria cura e spese, provvedere alla pulizia annua delle fosse biologiche e al corretto smaltimento dei reflui prodotti facendosi carico di poter certificare L’avvenuta pulizia vasche depurazione nel rispetto dell’ambiente e del proprio territorio.
Verranno effettuati periodici controlli, avvalendosi dei preposti organi per la tutela ambientale, per verificare che lo smaltimento dei reflui avvenga secondo le vigenti normative.
Le ricevute di avvenuto svolgimento del servizio devono essere firmate dall’intestatario dell’utenza.
In caso di più utenze collegate a vasche in comune, l’operatore rilascerà una ricevuta per ogni unità immobiliare (utenza idrica). Ogni utente pagherà per intero il servizio. Tutte le ricevute dovranno essere firmate dai rispettivi intestatari dei contratti di fornitura, o da persona delegata.
Nel caso di utenza condominiale con moltiplicatori, collegata a vasche di depurazione in comune, l’operatore rilascerà tante ricevute quante sono le unità immobiliari (n. di moltiplicatori). Tutte le ricevute dovranno essere firmate dall’intestatario del contratto di fornitura, o persona delegata.
Prezzi di massima della pulizia vasche biologiche
Il corrispettivo è fissato in € 118,00 esclusa IVA per utente, indipendentemente dalla quantità di refluo prelevato.
L’intervento “Straordinario” è maggiorato dell’onere di pronto intervento quantificato in € 200,00 oltre IVA
Costo medio dello spurgo fogne
Il corrispettivo è fissato in € 134,00 esclusa IVA per il quantitativo minimo fatturato di 2 metri cubi di refluo. Per ogni ½ metro cubo o sua frazione ulteriore il corrispettivo è fissato in € 33,50 esclusa IVA.
La pulizia del terzo anno, consecutiva e senza soluzione di continuità, è scontata del 15%.
La misurazione del quantitativo avviene mediante idoneo strumento di misura di cui è provvisto il mezzo operativo.
EURO MC./ TONNELLATA = 67,00 + IVA
PRIME DUE TONNELLATE IMPORTO FISSO EURO 134,00 + IVA
ECCEDENZE CALCOLATE ½ TONNELLATA PER VOLTA AD EURO 33,50 + IVA
Il corrispettivo è fissato in € 38,00 esclusa IVA per ciascun metro cubo di refluo prelevato.
La misurazione del quantitativo avviene mediante idoneo strumento di misura di cui è provvisto il mezzo operativo, con rilascio all’utente del relativo bindello di pesata da parte dell’operatore.
Es. se vengono prelevati 1,5 mc di refluo. Il corrispettivo sarà:
mc 1,5 X € 38,00 = € 57,00 + IVA 10% = Totale € 62,70
Nella fase di avvio del cantiere, fondamentale per scongiurare il rischio di allagamenti in un’area a forte vulnerabilità
Gli impianti idraulici e fognari di un edificio devono essere sempre oggetto di manutenzione per prevenire il rischio allagamenti e interventi di risanamento condotte, che possono avere dei costi elevati e richiedere lavori complessi per ripristinare il comfort domestico.
Cos’è il rischio allagamenti?
I sistemi idraulici di una casa e di qualsiasi tipo di edificio sono soggetti a usura e deterioramenti, che se trascurati possono portare cedimenti e rotture, fino ad allagare gli ambienti. Le perdite di acqua e le dispersioni sono un problema da non sottovalutare. Innanzitutto, rappresentano uno spreco di una risorsa naturale, che contribuiscono ad aumentare i costi di fornitura dell’acqua.
A ciò si aggiungono, i rischi legati alle infiltrazioni nei muri e nei pavimenti, che comportano la formazioni di muffe e cattivi odori, con ripercussioni gravi sulla salute delle persone e il benessere abitativo degli ambienti. Inoltre, se il problema persiste per lungo tempo, c’è il rischio allagamenti. Questi ultimi si verificano quando le tubazioni corrose dal calcare e dal tempo di rompono e l’acqua invade gli spazi circostanti.
Le perdite di acqua dagli impianti possono avvenire anche in punti degli impianti situati sotto i pavimenti o all’interno delle pareti, creando infiltrazioni che possono compromettere irrimediabilmente la struttura architettonica, allagando le fondamenta e i massetti cementizie, minacciando la sicurezza dell’edificio.
Il rischio allagamenti può essere attenuato sottoponendo gli impianti a una costante manutenzione e contattando un idraulico professionista appena si notano perdite di acqua dalle tubature esterne o macchie di umido sulle superfici. L’intervento di operai qualificati, come quelli di Centro Veneto Servizi, è fondamentale per valutare il tipo di problema e risolverlo in tempi rapidi.
L’azienda offre servizi trasversali in vari settori, tra cui quello dell’edilizia e l’idraulica, attraverso ditte professionali che fanno parte del network e che è possibile contattare compilando il form presente sul sito.
Allagamenti pernumia
I controlli sull’acqua negli acquedotti
Non solo nuovi cantieri: una voce importante del Budget rimane quella relativa ai controlli sulle acque potabili. È previsto il mantenimento di 20.000 parametri analitici, oltre ai 1.200 campionamenti previsti lungo le reti di distribuzione. Verrà potenziato il monitoraggio utile a individuare la presenza di sostanze perfluoro – alchiliche (PFAS) nelle acque provenienti dalla Provincia di Vicenza; è prevista inoltre l’implementazione delle analisi per la misura della radioattività.
centro veneto servizi iniziando dagli acquedotti principali (acquedotto Veneto, acquedotto Monselice, acquedotto Conselve) ha fornito un servizio nazionale di:
– ALLACCIAMENTO COMPLETO – in caso di costruzione o ristrutturazione dell’immobile
– INSTALLAZIONE CONTATORE – a seguito della richiesta di nuovo allacciamento o di sostituzione contatore
– RIATTIVAZIONE PRESA – per attivare una presa acquedotto sulla quale era stato cessato il servizio
– SUBENTRO – in caso di variazione intestatario
– SUBENTRO PER DECESSO – in caso di variazione intestatario per decesso, solo se il subentrante è convivente e ha la residenza nell’abitazione in cui chiede il subentro
SERVIZIO ACQUEDOTTO AI CLIENTI DEL TERRITORIO SERVITO
Navigando sul nostro sito è possibile aprire una delle seguenti pratiche.
SOPRALLUOGO TECNICO
1) Fotocopia documento identità + codice fiscale del nuovo intestatario dell’utenza (o fotocopia documento identità legale rappresentante + visura camerale se trattasi di ditta);
2) modulo di richiesta di sopralluogo tecnico adeguatamente compilato.
ALLACCIAMENTO COMPLETO
1) Documento di riconoscimento dell’intestatario dell’utenza (in caso di ditte: documento di riconoscimento del legale rappresentante) da esibire all’operatore di sportello;
2) modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà adeguatamente compilato.
INSTALLAZIONE CONTATORE
1) Documento di riconoscimento dell’intestatario utenza (in caso di ditte: documento di riconoscimento del legale rappresentante) da esibire all’operatore di sportello;
2) modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà adeguatamente compilato.
RIATTIVAZIONE PRESA
1) Documento di riconoscimento del nuovo intenstatario utenza (in caso di ditte: documento di riconoscimento del legale rappresentante) da esibire all’operatore di sportello;
2) codice utenza del precendente intestatario dell’utenza (rilevabile nella bolletta del precedente intestatario) oppure numero di matricola del contatore da riattivare (da rilevare sul bordo in ottone) oppure cartellino di cessata utenza eventualmente presente all’interno del pozzetto;
3) modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà adeguatamente compilato.
SUBENTRO
1) Documento di riconoscimento del subentrante (in caso di ditte: documento di riconoscimento del legale rappresentante) da esibire all’operatore di sportello;
2) lettura del contatore;
3) modulo di richiesta disdetta contratto acquedotto compilato dal precedente intestatario;
4) modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà compilato dal subentrante (obbligatoria la compilazione della sezione di competenza nella prima pagina, delle sezioni 1-2-3 nelle successive pagine e dell’ultima pagina).
SUBENTRO PER DECESSO
1) Documento di riconoscimento del subentrante da esibire all’operatore di sportello;
2) lettura del contatore;
3) modulo di dichiarazione sostitutiva di certificazione e dell’atto di notorietà compilato dal subentrante (obbligatoria la compilazione della sezione di competenza nella prima pagina, delle sezioni 1-2-3 nelle successive pagine e dell’ultima pagina).
Analisi delle Acque HACCP
L’analisi delle acque HACCP è un aspetto critico del sistema di gestione della sicurezza alimentare. L’acqua è un ingrediente essenziale in molti processi alimentari e può essere una fonte di contaminazione microbiologica, chimica o fisica. Per garantire la sicurezza alimentare, è fondamentale analizzare regolarmente l’acqua utilizzata in un’azienda alimentare.
Analisi microbiologica dell’acqua
La presenza di microbi nell’acqua può rappresentare un rischio per la salute dei consumatori e deve essere controllata attraverso l’analisi microbiologica dell’acqua. Questa analisi viene effettuata per rilevare la presenza di batteri patogeni come Escherichia coli, Salmonella e Legionella.
Le normative vigenti impongono limiti precisi alla presenza di questi microrganismi nell’acqua. I risultati dell’analisi devono essere confrontati con questi limiti per determinare se l’acqua è sicura per l’uso in ambito alimentare. Nel caso in cui l’acqua superi i limiti consentiti, sarà necessario attuare misure correttive per garantire la sicurezza alimentare.
Analisi chimica dell’acqua
L’acqua può anche essere contaminata da sostanze chimiche come pesticidi, metalli pesanti e sostanze organiche. L’analisi chimica dell’acqua viene effettuata per rilevare la presenza di queste sostanze e determinare se l’acqua è sicura per l’uso in ambito alimentare.
I risultati dell’analisi chimica dell’acqua devono essere confrontati con i limiti di legge per determinare se l’acqua è sicura per l’uso alimentare. Nel caso in cui l’acqua superi i limiti consentiti, saranno necessarie misure correttive per garantire la sicurezza alimentare.
Analisi fisica dell’acqua
L’acqua può essere contaminata da particelle fisiche come sabbia, detriti e altri materiali estranei. L’analisi fisica dell’acqua viene effettuata per rilevare la presenza di queste particelle e determinare se l’acqua è sicura per l’uso in ambito alimentare.
I risultati dell’analisi fisica dell’acqua devono essere confrontati con i limiti di legge per determinare se l’acqua è sicura per l’uso alimentare. Nel caso in cui l’acqua superi i limiti consentiti, saranno necessarie misure correttive per garantire la sicurezza alimentare.
Metodi di analisi dell’acqua HACCP
Esistono diverse metodologie per effettuare l’analisi delle acque. Alcuni dei metodi più comuni includono:
Conteggio delle colonie batteriche: questo metodo viene utilizzato per valutare la quantità di batteri presenti nell’acqua.
Dosaggio di sostanze chimiche: questo metodo viene utilizzato per rilevare la presenza di sostanze chimiche nell’acqua.
Analisi fisica: questo metodo viene utilizzato per rilevare la presenza di particelle fisiche nell’acqua, attraverso l’osservazione diretta del campione d’acqua.
Prevenzione della contaminazione dell’acqua
La prevenzione della contaminazione dell’acqua è un aspetto fondamentale del sistema di gestione della sicurezza alimentare HACCP. Alcune delle misure che possono essere adottate per prevenire la contaminazione dell’acqua includono:
Utilizzo di fonti d’acqua sicure: è importante selezionare fonti d’acqua sicure e controllare regolarmente la qualità dell’acqua utilizzata in azienda.
Trattamento dell’acqua: l’acqua utilizzata in azienda deve essere trattata per garantire la rimozione di eventuali contaminanti. Questo può essere fatto attraverso l’uso di sistemi di filtraggio, disinfezione e sterilizzazione.
Controllo delle fonti di contaminazione: è importante identificare le fonti di contaminazione dell’acqua e adottare misure per evitare la loro diffusione.
L’analisi delle acque HACCP è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. L’acqua è un ingrediente essenziale in molti processi alimentari e può rappresentare una fonte di contaminazione microbiologica, chimica o fisica. È importante effettuare regolarmente analisi microbiologiche, chimiche e fisiche dell’acqua utilizzata in azienda e adottare misure correttive nel caso in cui i risultati superino i limiti consentiti. Inoltre, è importante adottare misure preventive per prevenire la contaminazione dell’acqua, come l’utilizzo di fonti d’acqua sicure, il trattamento dell’acqua e il controllo delle fonti di contaminazione.
Allo stato attuale delle conoscenze, il trattamento più efficace per rimuovere le sostanze Perfluoroalchiliche (PFAS) dalle acque è la filtrazione su carboni attivi. Come eliminare pfas? E come funziona il metodo di depurazione pfas.
Pfas filtro carboni attivi: di cosa si tratta?
Come togliere pfas? Si tratta di un processo chimico-fisico di trasferimento di massa nel quale le molecole di contaminanti sono trattenute sulla superficie di solidi porosi per effetto di legami di natura sia fisica che chimica. Il solido poroso convenzionalmente utilizzato è il carbone attivo (GAC in forma granulare).
Esempio di trattamento con filtri a carboni attivi
Impianto depurazione pfas installato presso il pozzo Sant’Antonio di Sarego. pfas carboni attivi
Nell’acqua che alimenta il pozzo Sant’Antonio in comune di Sarego è stata riscontrata la presenza di sostanze Perfluoroalchiliche (PFAS); per la loro rimozione è stato installato nel mese di marzo 2014 un sistema di abbattimento atto a trattare una portata di acqua pari a 20 l/sec. (72 mc/h), costituito da:
2 filtri in acciaio contenenti sabbia quarzifera, posti in parallelo ed aventi dimensioni unitarie pari a 1800 mm di diametro e 1700 mm di altezza del letto filtrante (circa 75 ql di sabbia quarzifera). Questi due filtri costituiscono la fase iniziale del trattamento ed hanno lo scopo di eliminare eventuali corpuscoli (es. granelli di sabbia) presenti nell’acqua e funzionare quindi da protezione per il trattamento successivo (carboni attivi).
3 filtri in acciaio contenenti carbone attivo granulare (GAC), posti in parallelo ed aventi dimensioni unitarie pari a 1950 mm di diametro e 1700 mm di altezza del letto filtrante (circa 2000 kg di carbone attivo ad alta densità). Questi tre filtri sono posti a valle del sistema di filtrazione su sabbia e hanno la funzione di rimuovere i PFAS presenti nell’acqua del pozzo.
Cechi un trattamento acque contaminate pfas?
Se cerchi un impianto domestico depurazione pfas non devi far altro che lasciare un messaggio gratuito. Riceverai più preventivi gratuiti per il tuo trattamento pfas.
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